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| UN GRIDO NEL BUIO: mentre Rocca
e Margherita sono a cena dai consuoceri, i signori Massimini, cercando di accordarsi sulle
spese del prossimo matrimonio di Giacomo e Antonella, che tra l'altro
è incinta, viene rapita Mara Vignani, moglie di un industriale del legno di
Viterbo. I sospetti si puntano su un dipendente del mobilificio, che
viene poi trovato morto, e su un piccolo playboy di provincia che
aveva intessuto una relazione con la vittima, ma che si rivela
completamente estraneo al fatto. Mentre
cerca di raccapezzarsi, il maresciallo deve anche consolare il figlio
in pieno panico prematrimoniale e pronto a far saltare tutto e
contrastare i prodromi della gelosia di Margherita. Sarà la colf
polacca della famiglia ricattata ad indirizzare gli investigatori
sulla pista giusta, ma troppo tardi, perchè la vittima è stata
uccisa la sera stessa del rapimento. E' un maresciallo stanchissimo,
quello che ritorna a casa la sera per scoprire che Giacomo si è
convinto a sposarsi. |
Audience di 8.899.000
spettatori GALLERIA FOTOGRAFICA |
Rocca tenta di impedire
l'omicidio del rapitore
...e Giacomino si sposa! |
| IL MISTERO DELLO SCHELETRO: in
un casolare appartato, durante i lavori di ristrutturazione, viene
rinvenuto lo scheletro di un giovane uomo tra i 25 e i 30 anni, privo
di documenti, ucciso a bastonate due anni prima. Grazie a una foto, il
maresciallo si
persuade subito che le indagini vanno indirizzate nell'ambiente
militare, ma Mannino gli impedisce di rovistare negli archivi della
caserma di fanteria. Alla ricerca di altre piste scopre un tentativo
di truffa immobiliare, e si ritrova con un altro omicidio, compiuto
sotto gli occhi dei suoi carabinieri, trascinati in una rissa da
discoteca. Tanto per semplificargli le cose, ricompare sulla scena
Vito Maglione, padre naturale di Tommy, che tenta di estorcere a
Margherita cinquecento milioni per non accampare sul bambino i suoi
diritti. Rocca si rifiuta di cedere al ricatto, e cominciano i primi
dissapori seri con Margherita. Nel frattempo a Silvia, insegnante di
nuoto, viene il sospetto che lo scheletro possa essere quello di un
suo ex fidanzato, anche lui militare, e il maresciallo, contravvenendo
agli ordini di Mannino, scopre che nella stessa
unità prestavano servizio sia il ragazzo scomparso che il marito di Silvia, che lo ha
ucciso per fregargli la ragazza. Vistosi scoperto, costui si rifugia
con una pistola nell'asilo di Tommy, tenendo a lungo in ostaggio i
bambini, ma eroicamente è proprio Vito Maglione ad impedirgli di far
del male al figlio. |
Audience di 9.691.000 spettatori GALLERIA FOTOGRAFICA |
tutto è bene quel che
finisce bene |
| CRUDELE DESTINO: Vinas è un
collaboratore di giustizia albanese assegnato al controllo di Rocca,
cui la Sacra Corona Unita, per vendetta, uccide la moglie e la figlia,
premurandosi di farglielo sapere. Il pentito fugge per vendicarsi,
costringendo il maresciallo ad un affannoso e inutile inseguimento che
si conclude col ritrovamento del cadavere dell'albanese su una
spiaggia della Puglia. Mentre cerca di ricostruire i movimenti
dell'albanese e di individuarne gli assassini, Rocca litiga
furiosamente con Margherita che gli rimprovera di non occuparsi di lei
per correre dietro alla Ascari. Margherita se ne va di casa. Nel
frattempo i carabinieri arrestano il magnaccia Toros, albanese anche
lui, e collegato alla banda che ha ucciso Vinas, che comincia a fare le prime ammissioni, messo alle strette
da Mannino. In un momento di pausa delle indagini, Rocca riesce a
riconquistare Margherita promettendole il famoso viaggio di nozze, ma
la mattina della partenza la macchina del maresciallo esplode,
uccidendo la farmacista. |
Il regista Josè Maria Sanchez
regala a questa puntata un ritmo vertiginoso, e si produce in
virtuosistici rallentati che enfatizzano la crudezza degli omicidi. La
macchina di Rocca esplode da tre angolazioni diverse, molto lentamente.
Audience di 8.539.000 spettatori GALLERIA FOTOGRAFICA |
interroga Toros
esplode la macchina...
e Rocca assiste |
| ULTIMA SFIDA: dopo due mesi
dalla morte della moglie, un Rocca distrutto trascina i suoi giorni
nell'attesa di un nuovo alloggio, dopo aver presentato le dimissioni
dall'Arma, ma le indagini per l'omicidio proseguono. Una sera, durante
un'irruzione, viene gravemente ferito il carabiniere Andrea Fait
(Daniele Petruccioli), gemello di quell'Antonio morto cinque anni
prima, e Banti si precipita dal maresciallo a rinfacciargli il suo
dovere. Rocca riveste l'uniforme e si dà da fare arrestando, con una
procedura peraltro irregolare, l'avvocato degli albanesi.
L'arresto non può essere convalidato, l'avvocato esce di galera e
monta un caso sui giornali, costringendo il capitano de Santis a
chiedere a Rocca di allontanarsi dalle indagini. Rocca obbedisce a
malincuore, ma in licenza si fa quel che si vuole, si va dove vuole, e
il maresciallo scopre che tutti i nodi portano ad un cantiere navale
pugliese, il Netter, proprietà del boss Cafiero (Stefano di Santo,
attuale doppiatore ufficiale di Robert de Niro). Rocca si fionda in Puglia,
deciso a vendicarsi, ma alle stesse conclusioni sono giunte anche le
indagini del capitano de Santis, e quindi il maresciallo penetra nel
cantiere del boss proprio il giorno in cui è prevista l'irruzione
dei carabinieri. Coglie Cafiero nel momento in cui, assieme al suo
braccio destro, sta cercando di fuggire, e nel conflitto a fuoco che
segue viene gravemente ferito, finendo in coma. Si sveglia solo al
sentire il tocco della mano di Tommy, e riprende servizio. |
L'interpretazione di Gigi in questa
puntata non si può descrivere, bisogna averla vista. Il maresciallo che
ci aveva abituati ad un atteggiamento collerico ma in fondo sorridente non
esiste più: al suo posto c'è un uomo ossessionato e disperato che trova
la forza di distendere i suoi lineamenti solo per il figlioletto che sente
la mancanza della madre. La scena in cui riveste l'uniforme, mutuata
probabilmente, come tante altre scene dello stesso tipo, dalla vestizione
di Rambo, è emozionante; lo sguardo che si rivolge nello specchio quando
tutti i galloni sono a posto vuol dire contemporaneamente tante cose che
ci vorrebbe almeno un'altra pagina. Il modo in cui cammina con l'uniforme
addosso dopo che per metà della puntata ha camminato con la testa
incassata nelle spalle è da antologia. Il momento in cui capisce di stare
per perdersi vale da solo tre o quattro Oscar. Per chi scrive è la più
bella interpretazione drammatica televisiva di Proietti, e corrisponde
alla videocassetta più rovinata.
Regia, perfetta, di Josè Maria
Sanchez, audience di 9.864.000 spettatori GALLERIA FOTOGRAFICA |
mentre minaccia Cafiero...
...viene colpito alle spalle...
...ma sopravvive, più
triste e
più decorato.
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