Il Maresciallo Rocca - Gli Episodi della terza serie

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Introduzione i personaggi
Prima serie - Gli episodi seconda serie  - Gli episodi
terza serie   Quarta serie - Gli Episodi
Quinta serie - Gli Episodi Il Maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia
bulletUN GRIDO NEL BUIO: mentre Rocca e Margherita sono a cena dai consuoceri, i signori Massimini, cercando di accordarsi sulle spese del prossimo matrimonio di Giacomo e Antonella, che tra l'altro è incinta, viene rapita Mara Vignani,  moglie di un industriale del legno di Viterbo. I sospetti si puntano su un dipendente del mobilificio, che viene poi trovato morto, e su un piccolo playboy di provincia che aveva intessuto una relazione con la vittima, ma che si rivela completamente estraneo al fatto. Mentre cerca di raccapezzarsi, il maresciallo deve anche consolare il figlio in pieno panico prematrimoniale e pronto a far saltare tutto e contrastare i prodromi della gelosia di Margherita. Sarà la colf polacca della famiglia ricattata ad indirizzare gli investigatori sulla pista giusta, ma troppo tardi, perchè la vittima è stata uccisa la sera stessa del rapimento. E' un maresciallo stanchissimo, quello che ritorna a casa la sera per scoprire che Giacomo si è convinto a sposarsi.

Audience di 8.899.000 spettatori

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Rocca tenta di impedire l'omicidio del rapitore

 

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...e Giacomino si sposa!

bulletIL MISTERO DELLO SCHELETRO: in un casolare appartato, durante i lavori di ristrutturazione, viene rinvenuto lo scheletro di un giovane uomo tra i 25 e i 30 anni, privo di documenti, ucciso a bastonate due anni prima. Grazie a una foto, il maresciallo si persuade subito che le indagini vanno indirizzate nell'ambiente militare, ma Mannino gli impedisce di rovistare negli archivi della caserma di fanteria. Alla ricerca di altre piste scopre un tentativo di truffa immobiliare, e si ritrova con un altro omicidio, compiuto sotto gli occhi dei suoi carabinieri, trascinati in una rissa da discoteca. Tanto per semplificargli le cose, ricompare sulla scena Vito Maglione, padre naturale di Tommy, che tenta di estorcere a Margherita cinquecento milioni per non accampare sul bambino i suoi diritti. Rocca si rifiuta di cedere al ricatto, e cominciano i primi dissapori seri con Margherita. Nel frattempo a Silvia, insegnante di nuoto, viene il sospetto che lo scheletro possa essere quello di un suo ex fidanzato, anche lui militare, e il maresciallo, contravvenendo agli ordini di Mannino, scopre che nella stessa unità prestavano servizio sia il ragazzo scomparso che il marito di Silvia, che lo ha ucciso per fregargli la ragazza. Vistosi scoperto, costui si rifugia con una pistola nell'asilo di Tommy, tenendo a lungo in ostaggio i bambini, ma eroicamente è proprio Vito Maglione ad impedirgli di far del male al figlio.

Audience di 9.691.000 spettatori

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tutto è bene quel che finisce bene

bulletCRUDELE DESTINO: Vinas è un collaboratore di giustizia albanese assegnato al controllo di Rocca, cui la Sacra Corona Unita, per vendetta, uccide la moglie e la figlia, premurandosi di farglielo sapere. Il pentito fugge per vendicarsi, costringendo il maresciallo ad un affannoso e inutile inseguimento che si conclude col ritrovamento del cadavere dell'albanese su una spiaggia della Puglia. Mentre cerca di ricostruire i movimenti dell'albanese e di individuarne gli assassini, Rocca litiga furiosamente con Margherita che gli rimprovera di non occuparsi di lei per correre dietro alla Ascari. Margherita se ne va di casa. Nel frattempo i carabinieri arrestano il magnaccia Toros, albanese anche lui, e collegato alla banda che ha ucciso Vinas, che comincia a fare le prime ammissioni, messo alle strette da Mannino. In un momento di pausa delle indagini, Rocca riesce a riconquistare Margherita promettendole il famoso viaggio di nozze, ma la mattina della partenza la macchina del maresciallo esplode, uccidendo la farmacista.

Il regista Josè Maria Sanchez regala a questa puntata un ritmo vertiginoso, e si produce in virtuosistici rallentati che enfatizzano la crudezza degli omicidi. La macchina di Rocca esplode da tre angolazioni diverse, molto lentamente.

  Audience di 8.539.000 spettatori

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interroga Toros

 

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esplode la macchina...

 

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e Rocca assiste  

bulletULTIMA SFIDA: dopo due mesi dalla morte della moglie, un Rocca distrutto trascina i suoi giorni nell'attesa di un nuovo alloggio, dopo aver presentato le dimissioni dall'Arma, ma le indagini per l'omicidio proseguono. Una sera, durante un'irruzione, viene gravemente ferito il carabiniere Andrea Fait (Daniele Petruccioli), gemello di quell'Antonio morto cinque anni prima, e Banti si precipita dal maresciallo a rinfacciargli il suo dovere. Rocca riveste l'uniforme e si dà da fare arrestando, con una procedura peraltro irregolare, l'avvocato degli albanesi. L'arresto non può essere convalidato, l'avvocato esce di galera e monta un caso sui giornali, costringendo il capitano de Santis a chiedere a Rocca di allontanarsi dalle indagini. Rocca obbedisce a malincuore, ma in licenza si fa quel che si vuole, si va dove vuole, e il maresciallo scopre che tutti i nodi portano ad un cantiere navale pugliese, il Netter, proprietà del boss Cafiero (Stefano di Santo, attuale doppiatore ufficiale di Robert de Niro). Rocca si fionda in Puglia, deciso a vendicarsi, ma alle stesse conclusioni sono giunte anche le indagini del capitano de Santis, e quindi il maresciallo penetra nel cantiere del boss proprio il giorno in cui è prevista l'irruzione dei carabinieri. Coglie Cafiero nel momento in cui, assieme al suo braccio destro, sta cercando di fuggire, e nel conflitto a fuoco che segue viene gravemente ferito, finendo in coma. Si sveglia solo al sentire il tocco della mano di Tommy, e riprende servizio.

L'interpretazione di Gigi in questa puntata non si può descrivere, bisogna averla vista. Il maresciallo che ci aveva abituati ad un atteggiamento collerico ma in fondo sorridente non esiste più: al suo posto c'è un uomo ossessionato e disperato che trova la forza di distendere i suoi lineamenti solo per il figlioletto che sente la mancanza della madre. La scena in cui riveste l'uniforme, mutuata probabilmente, come tante altre scene dello stesso tipo, dalla vestizione di Rambo, è emozionante; lo sguardo che si rivolge nello specchio quando tutti i galloni sono a posto vuol dire contemporaneamente tante cose che ci vorrebbe almeno un'altra pagina. Il modo in cui cammina con l'uniforme addosso dopo che per metà della puntata ha camminato con la testa incassata nelle spalle è da antologia. Il momento in cui capisce di stare per perdersi vale da solo tre o quattro Oscar. Per chi scrive è la più bella interpretazione drammatica televisiva di Proietti, e corrisponde alla videocassetta più rovinata.

Regia, perfetta, di Josè Maria Sanchez, audience di 9.864.000 spettatori

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mentre minaccia Cafiero...

 

 

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...viene colpito alle spalle...

 

 

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...ma sopravvive, più triste e più decorato.

 

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