Il Mandrake alle prese con i tempi strettissimi del
videoclip in una magnifica, carismatica interpretazione che ne conferma,
sottolinea, seppure ancora ce ne fosse bisogno, l'immensità della sua
arte.
Nei tre minuti di clip Gigi riesce a rappresentare
l'amore paterno impotente davanti al dolore, l'ossessione e la fatica,
la preoccupazione per l'allenamento di un figlio un pò scollato,
l'ebbrezza del volo e la disperazione.
Tutto questo senza neanche una parola e il solo
specialissimo effetto dei suoi occhi, della mobilità del suo viso,
senza eccedere e d'altra parte senza minimalismi.
Bellissimo.